Sintesi

Il mercato globale del whisky, valutato 68 miliardi di dollari nel 2022, è in costante crescita con un CAGR previsto del 4,9% fino al 2027. Le tendenze principali che guidano questa espansione includono una forte tendenza ai cocktail, l'aumento della qualità del whisky, il lancio di marchi innovativi che pongono l'accento sull'origine e la qualità degli ingredienti e il turismo legato agli alcolici, in particolare nell'Europa occidentale. Il mercato rimane dominato da grandi aziende come Pernod-Ricard, Diageo e William Grant, mentre i principali Paesi produttori sono Scozia, Stati Uniti, Canada, Irlanda e Giappone. Nonostante le sfide, come i costi di spedizione e l'aumento dei prezzi dell'energia, il settore dimostra una certa resistenza, riprendendosi dai crolli delle vendite indotti dalle serrate. In Italia, il mercato del whisky ha registrato un leggero calo a 58,9 milioni di euro nel 2021, ma si sta riprendendo dopo la pandemia.

Il mercato italiano è caratterizzato da forti importazioni, in particolare dal Regno Unito, e da un consumo pro capite relativamente basso, che rimane una scelta di nicchia ma sempre più popolare, soprattutto durante le vacanze e tra le donne. Il mercato globale e quello italiano del whisky si stanno adattando a nuovi modelli di consumo, tra cui lo spostamento verso gli acquisti online, che sono aumentati durante la pandemia, soprattutto tra i giovani e gli uomini. L'industria deve far fronte a normative severe, soprattutto in Italia, dove le accise e l'IVA rappresentano circa il 31% del prezzo al dettaglio del whisky

Mercato italiano degli alcolici: Un brindisi alla tradizione e all'innovazione

In Italia, il mercato del whisky, sebbene di nicchia, sta vivendo un costante aumento di entusiasmo e crescita. Posto in posizione di rilievo all'interno del più ampio settore degli alcolici, il whisky si distingue per la sua particolare produzione che comprende maltaggio, fermentazione, distillazione e invecchiamento. Il mercato italiano ha dimostrato di apprezzare sia i marchi di whisky classici che quelli innovativi, con un numero crescente di giovani appassionati italiani che si concedono questa bevanda, anche se il consumo pro capite rimane relativamente basso, pari a circa 0,2 litri, rispetto agli 1 - 3 litri della Francia. La crescita del mercato del whisky in Italia è guidata da una combinazione di fattori, tra cui l'emergente popolarità delle tendenze dei cocktail, la crescente preferenza per le varietà premium dello spirito e il crescente interesse per il turismo legato agli alcolici.

In particolare, il mercato italiano sta abbracciando eventi speciali come i festival del whisky in città come Roma, Milano e Firenze, che hanno ulteriormente favorito la popolarità della bevanda. Tra i marchi di whisky che hanno trovato il favore dei consumatori italiani ci sono Lagavulin, Ardbeg, Talisker, Caol Ila e Glenfiddich. Il mercato italiano degli alcolici è un bastione di qualità e tradizione, riconosciuto a livello mondiale per la sua eccellenza. Nonostante la sua frammentazione e specificità regionale, il mercato conta una manciata di grandi operatori come Campari, Diageo e Pernod Ricard, che detengono quasi il 40% della quota di mercato.

Queste aziende, insieme a numerosi produttori più piccoli e artigianali, formano un panorama altamente concentrato. Anche la presenza di vendite di alcolici su Internet ha registrato un'impennata tra i consumatori italiani, con un aumento vertiginoso di oltre il 165% nella fascia di età compresa tra i 18 e i 34 anni. Questa tendenza all'acquisto online evidenzia l'evoluzione tecnologica del mercato tradizionale e il cambiamento dei comportamenti dei consumatori. Continuando la tradizione e abbracciando l'innovazione, il mercato italiano del whisky ha dimostrato resilienza e adattabilità, sia sopportando gli effetti della pandemia Covid-19 sia rispondendo all'evoluzione delle preferenze dei consumatori. Si trova in bilico tra il mantenimento dell'eredità dei suoi celebri alcolici e l'accoglienza dei nuovi gusti e delle esperienze desiderate da una base di consumatori più giovane e diversificata. Con la continua maturazione di questo mercato, l'abbinamento tra significato storico e desideri contemporanei promette un futuro dinamico per il whisky in Italia.

I principali attori del mercato che caratterizzano il panorama dell'industria del whisky

Il mercato globale del whisky è un settore dinamico e in evoluzione, ricco di attori di rilievo che si sono affermati grazie alla tradizione, alla qualità e all'innovazione. Tra i principali operatori del mercato del whisky, ve ne sono alcuni che si distinguono per la notorietà del marchio, l'ampiezza della linea di prodotti e l'importanza storica.

  • Diageo, una delle aziende leader a livello mondiale nel settore delle bevande, vanta un impressionante portafoglio di rinomati marchi di whisky. Nota per le sue acquisizioni strategiche e per la sua abilità nel marketing, Diageo possiede diversi nomi di spicco nel mondo del whisky, come Johnnie Walker, uno dei whisky scozzesi più venduti al mondo, e l'iconico marchio americano di bourbon, Bulleit.
  • Pernod Ricard: questa azienda parigina produttrice di bevande alcoliche è nota per la sua vasta gamma di liquori, tra cui una selezione di marchi di whisky premium. Pernod Ricard è responsabile dell'apprezzato Jameson Irish Whiskey, che è diventato uno dei preferiti a livello mondiale, e di una collezione di whisky scozzesi pregiati che comprende Glenlivet e Chivas Regal.
  • William Grant & Sons : Azienda scozzese indipendente e a conduzione familiare, William Grant & Sons ha consolidato la propria eredità con la creazione dell'apprezzato whisky scozzese single malt Glenfiddich. L'impegno dell'azienda per l'artigianalità e l'innovazione continua a conquistare gli appassionati di whisky di tutto il mondo.
  • Campari Group: sebbene sia tradizionalmente noto per i suoi aperitivi e liquori, Campari Group ha ampliato la sua incursione nel mercato del whisky con l'acquisizione di marchi come Wild Turkey, un bourbon classico con un seguito di appassionati, e il whisky scozzese Glen Grant. Con una presenza in diverse categorie di alcolici, il Gruppo Campari aggiunge un tocco di italianità alla scena globale del whisky.
  • Beam Suntory: nata dalla fusione di una potenza americana e di un pioniere giapponese del whisky, Beam Suntory offre alcuni dei whisky più ricercati. Dal robusto e celebre bourbon Jim Beam alla squisita arte dei single malt giapponesi come Yamazaki e Hakushu, la variegata gamma di Beam Suntory si rivolge a un ampio spettro di amanti del whisky.
  • Brown-Forman: il nome che sta dietro a uno dei marchi di bourbon più riconoscibili al mondo, Jack Daniel's, Brown-Forman esercita un'influenza significativa sul mercato del whisky. Il loro portafoglio marchi comprende altre etichette famose come Woodford Reserve e Old Forester, entrambe molto rispettate dalla comunità degli intenditori di whisky.
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Informazioni

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  • Ultimo aggiornamento : 01/12/2022
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Riepilogo ed estratti

1 Panoramica del mercato

1.1 Definizione e presentazione

Il mercato del whisky è un sotto-segmento del mercato degli alcolici (bevande prodotte a partire da alcol distillato). Gli alcolici sono separati in due categorie:

·      Gli alcolici "semplici", che comprendono il whisky, ma anche la vodka, il gin e il rum, il cui gusto è legato alla distillazione della materia prima.

·      Le acquaviti "composte", come gli aperitivi all'anice, o i liquori il cui gusto è legato all'aggiunta di sostanze aromatiche a un alcool neutro o al brandy.

Il whisky è ottenuto da un processo di fabbricazione che richiede diverse competenze: maltaggio dei cereali, fermentazione, distillazione e invecchiamento.

A livello globale il mercato del whisky è considerato in crescita. Nel 2019 era stato valutato 59 miliardi di dollari e si prospetta una crescita a un CAGR del 4.9% annuo fino al 2027.

Le tendenze che guidano questa crescita sono l’incremento del potere di acquisto delle persone e il numero sempre più alto di persone giovani che possono bere legalmente. 

L’Europa è il principale esportatore di whisky nel mondo ma anche gli Stati Uniti stanno incrementando le loro esportazioni. 

Anche in Italia questo mercato è valutato in crescita, il fatturato è di molto aumentato negli ultimi anni e con esso anche il numero di appassionati a questo settore anche se la quantità di whisky consumato dagli italiani rimane comunque piuttosto bassa attestandosi a 0,2 litri contro i 2 litri consumati dai francesi. 

In ogni caso, si può parlare di una vera e propria whisky revolution che ha inizio nel 2010 e non si è ancora arrestata. La crescente popolarità del whisky deriva anche dai numerosi festival incentrati su questa bevanda che ogni anno vengono organizzati in diverse città italiane come Roma, Milano e Firenze. 

I marchi di whisky più venduti in Italia sono: LagavulinArdbegTaliskerCAol IlaGlenfiddich.

Dalle informazioni riportate sopra si può evincere che il mercato del whisky stia crescendo in maniera stabile nel corso degli ultimi anni ma viene comunque considerato ancora un mercato di nicchia che può risultare difficile da penetrare e ricco di sfide. 

1.2 Il mercato globale

Il più generale mercato dei superalcolici è stato valutato  *** miliardi di dollari nel ****, e si prevede che raggiungerà un valore di *** miliardi di dollari USA entro il ****. Il mercato in esame, dopo un rallentamento dovuto alla chiusura dei locali durante il lockdown, ha visto uno sviluppo negli ultimi anni, sperimentando una crescita ...

1.3 Il Mercato Italiano

L'Italia nel mercato del Food & Beverage è riconosciuta tra le eccellenze mondiali, sia in termini di qualità che di tradizione. Il mercato dei superalcolici è molto frammentato in termini di offerta essendo che ogni regione ha le proprie tradizioni e la produzione può avvenire anche a carico di piccoli esercizi commerciali. Per farci ...

1.4 Il Commercio Estero

Per l'analisi del commercio estero saranno utilizzati i dati riportati dal database statistico delle Nazioni Unite COMTRADE, che riporta i valori per l'Italia relativi al commercio estero di WHISKY al codice "****** - Whiskies"

L'Italia è un paese fortemente importatore di Whiskies e il volume del commercio estero è rimasto alquanto costante negli anni. ...

1.5 L'effetto del Covid

Anche nel mercato Italiano, la pandemia ha principalmente ridotto i consumi di superalcolici, come risulta dal saldo netto (***). È quindi evidente come le restrizioni imposte dal governo all'Ho.Re.Ca. Gravi impatti sui consumi di alcolici, ma solo compensati dall'andamento positivo delle vendite registrato nel settore della grande distribuzione. [***] La riapertura di ...

2 Analisi della domanda

2.1 Panoramica della domanda di super-alcolici

Nel **** il **,*% della popolazione di età pari o superiore a ** anni ha consumato almeno una bevanda alcolica durante l'anno, rimanendo stabile rispetto al ****. La quota di consumatori quotidiani di bevande alcoliche è del **,*%, in diminuzione rispetto a quanto osservato un decennio fa (***). [***]

Nell'ultimo decennio, a partire dal ****, c'è stato un lento ma ...

2.2 La domanda di whisky in Italia

In Italia la domanda di Whiskey è in costante aumento negli anni anche se resta comunque un alcolico preferito da una piccola nicchia che consuma poco ma che, al pari di paesi rinomatamente fedeli alla tradizione, si dimostra essere sopraffina intenditrice. Il consumatore italiano infatti, oltre ad amare i classici brand, ama ...

3 Struttura del mercato

3.1 La catena del Valore dell'industria del Whisky

Materie prime: tutti i whisky utilizzano i cereali come ingrediente di base. L'orzo è il più utilizzato, ma si possono usare anche mais, avena, segale, grano o riso a seconda del tipo di whisky che si vuole ottenere (***).

Maltazione: processo durante il quale l'amido dei chicchi viene liberato per essere trasformato in ...

3.2 Un mercato fortemente concentrato

La produzione italiana di alcol etilico e superalcolici ha registrato un aumento del *% rispetto al **** con una produzione annua di * milione e *** mila ettolitri. La crescita è notevole anche se il dato in sé rappresenta una piccola porzione del totale della produzione europea di alcolici (***) [***].

All'interno del mercato dei distillati, il rum ...

3.3 Struttura del Mercato - Produzione

In Italia, il numero totale di aziende che operano nella produzione distillazione, rettifica e miscelatura degli alcolici ammonta a *** (***). È difficile separare le aziende che producono alcolici e superalcolici poiché spesso producono entrambi. Nel grafico sottostante è possibile dedurre che il numero totale di aziende del settore è in continuo aumento, passando da un ...

4 Analisi dell'offerta

4.1 Tipologie di Whisky

I whisky variano in base a :

gli ingredienti utilizzati il processo di produzione le loro origini territoriali

Esiste una grande diversità di whisky diversi, tra i quali troviamo:

Il single malt: deve essere prodotto da un'unica distilleria, è il prodotto di punta delle distillerie scozzesi. È uno dei whisky più costosi. Aberlour o ...

4.2 Analisi dei Prezzi

Il grafico mostra l'andamento dei prezzi degli alcolici in Italia tra il **** e il ****. L'anno base è il ****, dove il valore è di ***. Possiamo notare dunque come i prezzi siano aumentati del *.*% dal ****. Ciò può essere spiegato sia dalla situazione pandemica (***) sia dalla diminuzione in volumi di alcol consumato e dall'introduzione di prodotti ...

5 Regolamento

5.1 Regolamentazione

Accise

La tassazione (***). Su una bottiglia di whisky da *,** al **% di alcool è quindi applicata una imposta di circa *.* euro. A ciò va poi aggiunto l'IVA al **% in quanto  “l’accisa concorre a formare il valore dei prodotti”. Quindi, un  whisky da ** euro, bottiglia da *.* litri al **% di alcool avrà:

 *.* euro ...

6 Posizionamento degli attori

6.1 Segmentazione

  • Pernod Ricard Groupe
  • Bacardi Italie
  • Brown Forman
  • Rémy Cointreau
  • Marie Brizard Wine And Spirit
  • William Grant and Sons

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Aziende citate in questo studio

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Bacardi Italie
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Rémy Cointreau
Marie Brizard Wine And Spirit
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